Lettera aperta al Ministro degli interni On. Jervolino

Brescia, 08/05/99

Preg.mo Ministro,

apprezziamo il Suo interessamento riguardo ai Kosovari, del quale ci parlano ampiamente i resoconti giornalistici, ed il Suo impegno teso a trasportare alcune migliaia dei medesimi nel nostro Paese per assicurare temporaneamente, a chi ha ingiustamente subito una deportazione di massa, delle condizioni dignitose di vita in attesa di un loro desiderato rientro nei luoghi nativi non appena le condizioni lo permetteranno. Apprezziamo inoltre, se siamo stati correttamente informati, la scelta di privilegiare prioritariamente le famiglie raccogliendole direttamente dai centri di raccolta. Ciò sicuramente impedirà di aiutare, senza volerlo, fior di delinquenti, molto abili nell'assumere le sembianze di profughi o di rifugiati politici. Le forze di polizia che Lei presiede hanno infatti dimostrato che ciò, purtroppo, accade con facilità; sacrificando, di conseguenza, i veri bisognosi. Coloro cioè a cui dev'essere assicurata, secondo quanto insegnatoci dalla Parola di Dio, tutta la nostra solidarietà; la parabola del buon samaritano, conosciuta da tutti, ne è la sintesi. La stessa Parola di Dio invece ci ammonisce che "Chi non vuole lavorare neppure mangi" (2 Tes. 3,10) e ci invita ad applicare una stessa legge per il nativo come per il forestiero. "Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi" (Esodo 12,49) recita La Parola di Dio. Quindi un ministro degli interni può sicuramente essere molto utile nell'impartire le disposizioni necessarie per salvaguardare l'osservanza di entrambi i precetti biblici.

Ciò premesso gradiremmo che il lodevole impegno da Lei profuso a favore dei perseguitati venga ugualmente applicato, tramite le forze di polizia che Lei presiede, nell'assicurare alla giustizia i delinquenti; ovviamente senza distinzioni (come recita la Parola di Dio) tra i "nostrani" e gli altri. Perché, purtroppo, per la tutela dalle rapine, dai furti, dagli stupri, dalle violenze, dagli spettacoli immorali e violenti trasmessi in prima serata in varie Tv ecc. i cittadini italiani onesti pagano fior di tasse ma pare, con scarso risultato. Basta leggere le cronache quotidiane dei vari mass media. Secondo poi alcune interviste rilasciate da cittadini, anche alle Tv, in certe zone esiste il coprifuoco; situazione chiaramente indegna di un paese civile! I cittadini ovviamente pretendono che un Ministro degli Interni si impegni anche in tal senso, meglio se in sintonia con il Ministro di Grazia e Giustizia che dovrebbe attivarsi affinchè i giudici comminino, in tempi brevi, giuste pene a chi ha commesso reati. I numerosi delinquenti recidivi che a piede libero in attesa di processi continuano nella "loro opera" sono uno spettacolo ugualmente indegno di un paese europeo!

Abbiamo letto che Lei si professa cattolica e di conseguenza sa molto bene che il Signore è Dio d'infinita misericordia, ma anche di perfetta giustizia che amministra, in mancanza di vera conversione, nei confronti di quanti peccano contro Dio ed il prossimo. Le violenze, le rapine, i furti, lo sfruttamento della prostituzione (in molti casi si tratta di riduzione in schiavitù di povere donne deportate dalla delinquenza) ecc. per noi cristiani sono prima di tutto un peccato contro il prossimo.

Fiducioso che Lei s'impegnerà anche per assolvere al meglio il mandato della Sua carica di Ministro degli Interni porgo,

distinti saluti e fervidi auguri di un Buon lavoro su entrambi i fronti.

Il Presidente

Dr. Arrigo Muscio