L’IMPORTANZA DELLA PREGHIERA

Quando capita d’invitare qualcuno a pregare affinchè risolva, con l’aiuto di Dio, i suoi problemi, spesso la risposta è un sorriso di sufficienza. La diabolica propaganda dell’ateismo ha infatti raggiunto numerosi strati sociali, soprattutto nella nostra Europa e, di conseguenza, la preghiera viene considerata come un atteggiamento eccentrico da riservare, semmai, a qualche sacerdote volenteroso, magari anziano; non più in grado quindi di darsi da fare in maniera diversa. Ma quello che preoccupa maggiormente è la diffusione di tale concetto anche all’interno del mondo cattolico nel quale si agisce mediante un notevole impegno di volontariato, ma con scarsissima preghiera, considerata oramai superata.

Ma la preghiera, piaccia oppure no a molti, costituisce l’indispensabile azione del cristiano. Infatti, mediante l’orazione chiediamo al Signore di intervenire per il nostro bene personale, familiare e comunitario. E chi meglio di Dio può agire? Un esempio illustre lo possiamo osservare con il re Davide: uomo d’azione per eccellenza (basti pensare alle guerre da lui combattute) e di continua preghiera (la maggior parte dei salmi è stata da lui composta). Gesù, come ci dimostra in particolare il Vangelo di Luca, era in costante preghiera. Furono le preghiere di Santa Teresa del Bambin Gesù, patrona delle missioni, a sostenere la diffusione del Vangelo ad opera dei missionari. Durante un sogno-visione, S. Giovanni Bosco fu istruito sull’indispensabilità della preghiera del rosario per ottenere un’efficace evangelizzazione nelle terre di missione al riparo dei pericoli. Ed in tempi recenti Padre Pio è un esempio di straordinaria evangelizzazione ed intercessione per ottenere milioni di prodigi, e ciò grazie ai numerosissimi rosari che recitava quotidianamente.

La Madonna da Medjugorje raccomanda insistentemente la preghiera (soprattutto del Rosario) per ottenere la pace, la conversione, le grazie e per "uscire da ogni situazione ritenuta impossibile e trovare la gioia più sublime" (messaggio del 28/3/1985). Invece, diabolicamente, è stata diffusa la teoria che la preghiera sia inutile; solo una perdita di tempo, da sostituire totalmente con l’azione umana. Il risultato è sotto gli occhi di tutti!

Secondo gli insegnamenti della Sacra Scrittura (per una più dettagliata spiegazione rimando quanti interessati ai miei libri) la preghiera dev’essere:

  1. di lode (salmi);
  2. di supplica;
  3. di ringraziamento.

Se esaminiamo con attenzione il Padre nostro che Gesù ci ha insegnato, possiamo verificare la sintesi dei tre atteggiamenti sopra indicati.

E’ comunque indispensabile pregare quotidianamente per se stessi, in quanto è un atto di superbia presumere di non aver bisogno di preghiere (lo stesso Santo Padre Giovanni Paolo II, infatti, si raccomanda spesso, fornendoci un esempio al riguardo, alle preghiere dei fedeli), per i propri familiari (primo prossimo) e per gli altri. Se tutti pregassimo (preti compresi, soprattutto il Rosario, come suggerito dalla Madonna nel messaggio del 25-6-1985) secondo quanto consigliato dalla Parola di Dio e rammentato dalla Madonna (Madre della Parola) risolveremmo ogni problema del mondo. Altro che esclusiva azione umana come suggerito dal principe di questo mondo mediante i suoi servitorelli (quegli empi dei quali ci parlano ampiamente i salmi)!