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E-mail: arrigomu@tin.it

Internet:  http://space.tin.it/associazioni/armuscio

 

Lettera aperta

 

I recenti mea culpa di Papa Giovanni Paolo II in riferimento al rapporto con le altre religioni, riportati succintamente dai mass media, ha provocato un po’ di confusione tra i cattolici.

Ritengo opportuno segnalare alcuni documenti del Magistero della Chiesa che, confermando la corretta interpretazione della Sacra Scrittura, insegnano la differenza che passa tra l'unica religione rivelata da Dio fattosi Uomo in Gesù (Gv. 1,1 seg.) e predicata con segni e prodigi (che tuttora si verificano allorchè i discepoli di Cristo mettono in pratica le sue parole) e le altre religioni.

 

·  Enciclica "Mortalium animos", 6 Gennaio 1928 (sull'ecumenismo)

·   Istruzione "Ecclesia Catholica", 20 Dicembre 1949 (sull'Ecumenismo)

·  Enciclica "Traditi humilitati", 24 Maggio 1829

 

Ne approfittiamo anche per chiedere al Santo Padre di aggiungere ulteriori mea culpa all'elenco da Lui utilizzato durante la giornata del perdono:

1)      per i sacerdoti, i vescovi ed i cardinali che non impongono le mani come Gesù ha raccomandato di fare eternamente e non esorcizzano più quando richiesto dalle circostanze. Non solo, ma non passano neanche più a benedire le case! Neppure se interpellati!;

2)      per i vescovi che impediscono ai sacerdoti di esorcizzare nonostante il Signore abbia stabilito diversamente;

3)      per i membri della chiesa che manifestano avversione nei confronti delle apparizioni mariane che con segni e prodigi ed altre caratteristiche dimostrano la provenienza da Dio (es. Medjugorje. Conviene ricordare che una statuetta della Madonna proveniente da Medjugorje ha pianto nelle mani di un vescovo alle porte di Roma);

4)      per i membri della Chiesa (compreso il clero a tutti i livelli) che, al posto di predicare la Parola di Dio, diffondono la sociologia del mondo;

5)      per i membri del Clero (a tutti i livelli) che non stigmatizzano più i peccati considerati eternamente tali dalla Sacra Scrittura (adulterio, omosessualità, prostituzione, corruzione, pedofilia, spettacoli corruttori, spiritismo, satanismo, spettacoli blasfemi ecc.);

6)      per i membri del Clero (a tutti i livelli) che non organizzano più processioni in occasioni di calamità naturali (terremoti, siccità, uragani ecc.) per domandare perdono a Dio dei nostri peccati, anzi, sorridono con compatimento a chi le propone;

7)      per i sacerdoti che confessano senza grata mettendo in imbarazzo i penitenti, e soprattutto le penitenti;

8)      per i sacerdoti che ostacolano i pellegrinaggi verso santuari riconosciuti dalla Chiesa o che ostacolano i giovani che si impegnano non secondo le loro opinioni personali;

9)      per i sacerdoti che vestono "in borghese" nonostante le direttive della Santa Sede;

10)  per i membri del clero che non predicano più l'esistenza dell'inferno, del purgatorio e del paradiso;

11)  per i laici che si vergognano di testimoniare Gesù Cristo negli ambienti lavorativi e di svago;

12)  per i laici che non agiscono secondo il sacerdozio regale;

13)  per i laici che non pregano più per la guarigione degli ammalati, ma si limitano a compatirli;

14)  per i laici che non si attivano per predicare la Parola di Dio nelle varie circostanze in cui li colloca lo Spirito Santo;

15)  per i laici che non combattono la dilagante pornografia e gli spettacoli spazzatura ecc. ecc.

 

Ci piacerebbe quindi che si chiedesse perdono anche per questi numerosi peccati di omissione.

                                                                                       

Brescia, 15/03/2000                                                         

Il presidente

Dr. Arrigo Muscio