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Il rinnovamento della Chiesa

 

“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”

(Mt. 24,35)

 

17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.

[18] In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.

(Mt. 5,17)

 

[6] Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.

[7] In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.

[8] Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!

[9] L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

[10] Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

(Gal. 1,6 seg.)

 

Si sta facendo un gran parlare di rinnovamento della Chiesa e di proposizione “moderna” del Vangelo. Desiderio espresso anche dal Vescovo di Roma nella sua esortazione “Evangelii gaudium” http://www.vatican.va/holy_father/francesco/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium_it.html

Come ci insegna la stessa Parola di Dio, per meglio evangelizzare è necessario predicare integralmente il Vangelo senza preoccuparsi di piacere al mondo in quanto Gesù non cerca clienti, ma credenti. Un Vangelo che ha una valenza eterna, quindi valido per tutte le generazioni. L’uomo, con i suoi sentimenti, positivi e negativi, è sempre lo stesso e “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole” (Qoelet 1,9). Un tempo andava a piedi e/o a cavallo mentre ora utilizza l’auto o l’aereo, ma i sentimenti ed i comportamenti sono sempre gli stessi (odio, amore, cupidigia, gelosie, ubriachezze, orge, adulteri, violenze, sete di denaro, idolatrie ecc.).

San Francesco aveva compreso la necessità di predicare e di vivere integralmente il Vangelo, tant’è che in lui possiamo vedere il giovane ricco citato nel Vangelo che, diversamente da questi, ha lasciato tutto per seguire Gesù. La proposta del Vangelo dev’essere una via che conduce ad un incontro concreto col Vivente, come testimoniato dai santi. Gesù non è semplicemente un personaggio storico come tanti, ma è il Risorto, presente nell’Eucarestia e dove “due o tre sono riuniti nel Suo Nome” (Mt. 18,20). Senza questo incontro personale col Signore (il quale, non dobbiamo dimenticarcelo, è il Re dei re) non possiamo sperimentare la concretezza del Suo infinito Amore salvifico. Non si tratta di “tenerezza” (corollario dell’amore), ma di un amore incomprensibile per l’intelletto umano. Il Signore che ama, a Sua volta ci invita ad amare Dio e il prossimo. Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti"
(Mt. 22,37). “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv. 13,31). Per rendere concreto Gesù dobbiamo utilizzare lo schema evangelizzativo da Lui stabilito. Gesù ha invitato i discepoli di tutte le generazioni ad adottare il seguente comportamento “
Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno". Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. “ (Mc. 1,15 seg.) – “E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo." (Mt. 28,18) – “E diceva loro: "Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro". E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.” (Mc. 6,10) – “Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.” (Mt. 10,8) – “In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. 
In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città. Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo. Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!” (
Mt. 10,11 seg.). Quindi, alla faccia dell’idolo del dialogo che ha sostituito la predicazione, i veri cristiani saranno, secondo la Parola di Gesù, sempre perseguitati; come ben sanno i fratelli in Cristo che vivono sotto le dominazioni islamiche o molti genitori cristiani che si scontrano con i figli sedotti dalle teorie e dai comportamenti del mondo; “Mondo che giace tutto sotto il potere del maligno” (1 Gv. 5,19).

Gesù ha ordinato agli apostoli e ai discepoli di imporre le mani per guarire gli ammalati e di scacciare i demoni nel Suo nome. Una Chiesa che vuole rinnovarsi deve applicare queste disposizioni evangeliche. Gesù non ha detto di abbracciare e di baciare gli ammalati (una buona azione umana), ma divinamente ha impartito la disposizione di “guarire” e di “liberare” nel Suo nome. Una Chiesa quindi che vuole rinnovarsi nello Spirito Santo deve piantarla di tergiversare al riguardo e di chiedere, in occasione della preghiera dei fedeli, al Signore che “conceda agli ammalati la consolazione”. Il Signore (capo della Chiesa) ha ordinato di pregare per ottenere la guarigione, non semplicemente la consolazione degli ammalati. La Madonna, in occasione delle sue apparizioni, guarisce sempre numerosi ammalati (basti pensare a Lourdes) per rammentare ai “figli smemorati” che l’invito evangelico vale per tutte le generazioni. Ricordo d’aver letto in un libro l’episodio di un giovane tormentato da problemi e da dubbi che si era rivolto ad un pastore protestante perché lo aiutasse. Quest’ultimo gli parlò e gli domandò di poter pregare per lui. Il giovane acconsentì e il pastore protestante gli impose le mani e chiese al Signore Gesù di guarire le sue ferite spirituali e di intervenire. Il giovane testimoniò che grazie a quella preghiera incominciò, con gradualità, un percorso di conversione. Padre Emiliano Tardiff nei suoi libri ha testimoniato l’importanza della preghiera di guarigione effettuata da un gruppetto di laici per la sua guarigione mentre si trovava in ospedale. Dopo essere guarito prodigiosamente Padre Tardiff iniziò un proficuo apostolato accompagnato, grazie alla sua preghiera di intercessione degli ammalati, da innumerevoli casi di guarigioni da molti mali. Quanti sacerdoti pregano per ottenere la guarigione dagli ammalati? O per ottenere la loro liberazione? Quanti medici che si proclamano cattolici pregano il Signore per essere illuminati? (Sir. 38,1 seg.). Quanti cristiani che vanno a trovare dei conoscenti ammalati (anche in ospedale) pregano per loro? Quanti distribuiscono la medaglia miracolosa?

L’applicazione del Vangelo comporta l’utilizzo dei mezzi soprannaturali che il Signore ci ha donato; strumenti che ci aiutano a percepire la concreta presenza del Vivente nella vita di ciascuno di noi. Le prediche sociologiche o di ispirazione massonica, i baci e gli abbracci non ci aiutano a scoprire la divina presenza del Signore. Di Colui che, se anche tutti gli altri ci abbandonassero, rimane sempre con noiNella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone. Il Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. (2 Tm. 4,16 seg.)