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La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

 

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IL CRIVELLO

 

[9]Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;

[10]venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

[11]Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

[12]e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

[13]e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male

Mt. 6,9

 

"Il bastone di Mosè è prefigura di quale preghiera? Rispondi in nome di Dio Onnipotente!"

Il diavolo non voleva rispondere e sbuffava; l'esorcista allora invitò Arturo a bagnare il viso di Attilia con acqua benedetta.

"Del Padre Nostro" disse il diavolo alla fine, fornendo una risposta sottilmente teologica.

"Da solo o accompagnato dalle Ave Maria?" lo incalzò l'esorcista.

Il pirata annuì.

"Allora è prefigura del Rosario, che ovviamente comprende anche il Padre Nostro? Rispondi in nome di Maria Santissima!" continuò l'esorcista.

"Sìì" ammise il diavolo, annuendo decisamente.

Da “la catechesi di satana durante un recente caso d’esorcismo”

http://digilander.iol.it/arrigomuscio/pirata.htm

 

Un giovane universitario mi ha scritto “Un responsabile di una comunità di preghiera mi ha detto che le preghiere di liberazione sono proibite dalla Chiesa”. Ho quindi arguito che se lo dice un responsabile di una comunità di preghiera chissà che cosa pensano gli altri. E’ necessario quindi fare un po’ di chiarezza al riguardo in modo da sottrarre spazio al principe delle eresie: satana. La preghiera di liberazione non solo è lecita per ogni fedele, ma è auspicabile che venga recitata primariamente nelle famiglie http://digilander.iol.it/arrigomuscio/liberazione%20familiare.htm  ed in ogni gruppo di preghiera che si rispetti. Esiste una differenza sostanziale tra l’esorcismo e la preghiera di liberazione. Il primo è costituito da una serie di ordini impartiti direttamente al demonio nel nome di Dio Padre, di Gesù, dello Spirito Santo affinché il diavolo abbandoni un corpo. La Chiesa cattolica ha voluto riservare solo ai sacerdoti incaricati dal vescovo tale compito nonostante il Vangelo affermi:

[17]E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,

[18]prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno>>.

Mc. 16,17

 

[49]Giovanni prese la parola dicendo: <<Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci>>.

[50]Ma Gesù gli rispose: <<Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi>>.

Lc. 9,49

 

[17]I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: <<Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome>>.

[18]Egli disse: <<Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.

[19]Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.

[20]Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli>>.

Lc. 10,17

 

Naturalmente noi lasciamo volentieri tale compito ai sacerdoti incaricati in quanto possiamo utilizzare le preghiere di liberazione che sono una supplica a Dio affinché ci liberi dal maligno e da ogni male da lui provocato. Nessuna Autorità della Chiesa potrà mai impedire la recita delle preghiere di liberazione in quanto la principale preghiera al riguardo è costituita dal Padre Nostro, insegnataci direttamente dal fondatore e capo della Chiesa stessa: Gesù Cristo. Il Padre Nostro contiene l’espressione “…liberaci dal maligno”. Il Catechismo della Chiesa cattolica spiega che per "male" si deve intendere essenzialmente satana "2851 In questa richiesta, il male non
è un'astrazione; indica invece una persona: Satana, il maligno, l'angelo che si oppone a Dio
...."

Riporto il bellissimo commento del Catechismo della Chiesa Cattolica, che è possibile consultare on line sul sito del Vaticano, con la speranza che certi responsabili delle comunità di preghiera lo imparino a memoria onde evitare di raccontare eresie.

VII. « Ma liberaci dal male »

2850 L'ultima domanda al Padre nostro si trova anche nella preghiera di Gesù: « Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno » (Gv 17,15). Riguarda ognuno di noi personalmente; però siamo sempre « noi » a pregare, in comunione con tutta la Chiesa e per la
liberazione dell'intera famiglia umana. La Preghiera del Signore ci apre continuamente alle dimensioni dell'Economia della salvezza. La nostra interdipendenza nel dramma del peccato e della morte diventa solidarietà nel corpo di Cristo, nella « comunione dei santi ». 143
2851 In questa richiesta, il male non è un'astrazione; indica invece una persona: Satana, il maligno, l'angelo che si oppone a Dio. Il « diavolo » è colui che « si getta di traverso » al disegno di Dio e alla sua « opera di salvezza » compiuta in Cristo.
2852 « Omicida fin dal principio [...], menzognero e padre di menzogna » (Gv 8,44), « Satana, che seduce tutta la terra » (Ap 12,9), è a causa sua che il peccato e la morte sono entrati nel mondo, ed è in virtù della sua sconfitta definitiva che tutta la creazione sarà « liberata dalla corruzione del
peccato e della morte ». 144 « Sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca: chi è nato da Dio preserva se stesso e il maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo nati da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno » (1 Gv 5,18-19):
« Il Signore, che ha cancellato il vostro peccato e ha perdonato le vostre colpe, è in grado di proteggervi e di custodirvi contro le insidie del diavolo che è il vostro avversario, perché il nemico, che suole generare la colpa, non vi sorprenda. Ma chi si affida a Dio non teme il diavolo. "Se infatti Dio è dalla nostra parte, chi sarà contro di noi?" (Rm 8,31) ». 145
2853 La vittoria sul « principe del mondo » 146 è conseguita, una volta per tutte, nell'Ora in cui Gesù si consegna liberamente alla morte per darci la sua vita. Avviene allora il giudizio di questo mondo e il principe di questo mondo è « gettato fuori ». 147 Egli « si avventò contro la Donna » (Ap 12,13), 148 ma non la poté ghermire: la nuova Eva, « piena di grazia » dello Spirito Santo, è preservata dal peccato e dalla corruzione della morte (concezione immacolata e assunzione della santissima Madre di Dio, Maria, sempre Vergine). « Allora il drago si infuriò contro la Donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza » (Ap 12,17). È per questo che lo Spirito e la Chiesa pregano: « Vieni, Signore Gesù » (Ap 22,17.20): la sua venuta, infatti, ci libererà dal male.
2854 Chiedendo di essere liberati dal male, noi preghiamo nel contempo per essere liberati da tutti i mali, presenti, passati e futuri, di cui egli è l'artefice o l'istigatore. In quest'ultima domanda la Chiesa porta davanti al Padre tutta la miseria del mondo. Insieme con la liberazione dai mali che schiacciano l'umanità, la Chiesa implora il dono prezioso della pace e la grazia dell'attesa perseverante del ritorno di Cristo. Pregando così, anticipa nell'umiltà della fede la ricapitolazione di tutti e di tutto in colui che ha « potere sopra la morte e sopra gli inferi » (Ap 1,18), « colui
che è, che era e che viene, l'Onnipotente! » (Ap 1,8). 149 « Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo ». 150

 

Naturalmente, potendo utilizzare il Padre Nostro, possiamo usare anche altre preghiere di liberazione che, appellandosi a Dio, gli domandano ogni intervento liberatorio. Ad esempio molti salmi  sono anche preghiere di liberazione.

E’ quindi auspicabile, come ripeto, che accanto alle preghiere di guarigione vengano recitate nei gruppi di preghiera anche le preghiere di liberazione. I fedeli possono quindi pretendere dai loro responsabili l’utilizzo di queste preghiere. Conosco molto bene le resistenze al riguardo. Come c’insegna Gesù con la parabola della zizzania in ogni ambiente si nasconde il maligno che “semina” i suoi figli spirituali. Le preghiere di liberazione li infastidiscono e cercano in ogni modo di opporvisi con mille scuse che però non trovano fondamento né nella Sacra Scrittura e neppure nel Magistero della Chiesa! Ma le preghiere di liberazione sono un ottimo crivello per la gramigna!