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Biografia di Arrigo Muscio

 

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L’importanza di vivere pienamente e santamente la missione di madre

 

10] Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
[11] In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
[12] Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
[13] Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
[14] Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
[15] Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[16] Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
[17] Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
[18] È soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna.
[19] Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
[20] Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
[21] Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
[22] Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
[23] Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
[24] Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
[25] Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
[26] Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà.
[27] Sorveglia l'andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
[28] I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l'elogio:
[29] "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!".
[30] Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
[31] Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

Proverbi 31,10

 

 

Grazie dal profondo del mio cuore.

Grazia

 

Ciao nonna.

Sarai sempre viva e presente nel mio cuore e non ti deluderò; volevi vedermi laureata e io mi laureerò perché per te sarò sempre la tua dottoressa.

Mi mancherai.

Cristina

 

Ciao nonna.

Piango e soffro perché so che non potrò rivedere il tuo sorriso come quando venivo a trovarti. Ma so che nel frattempo continuerai a parlarmi nel cuore, che camminerai sempre accanto, tenendomi per mano.

Rossella.

 

 

12 luglio 2006

 

Carissimi Arrigo, Grazia, Sig. Albino, Cristina e Rossella, qui davanti a Gesù Crocifisso, nel silenzio sacro dei Santi Esercizi, ho pianto, ho pregato ed ho condiviso il dolore del distacco terreno dalla sposa, mamma, nonna e suocera.

Anch’io le volevo bene e mi sentivo, condivisa dal suo sguardo attento e colmo di tenerezza quando mi passava accanto mentre si recava a ricevere Gesù. Per questo ora l’ho posta nell’elenco dei miei cari della Gerusalemme celeste.

Con voi la ringrazio per la sua testimonianza di amore vero, silenzioso, fattivo, consacrato dalla Fede e dalla preghiera.

Carissima Iris, godi la pace e la gioia del Paradiso e continua ad accompagnare la tua diletta famiglia con la benedizione, chiedendo al Signore di esaudire le attese dei tuoi cari. Sostienili, perché hai lasciato un grande vuoto!

Fa che viviamo questa esperienza confortati dalla Fede e dalla Speranza. Aiutaci a tenerti viva, seguendo i tuoi insegnamenti! Mandaci tanta luce e conservaci nella comunione! Fatti sentire con qualche grazia necessaria in questi momenti! Noi siamo sempre nel tuo cuore. Grazie!

Vi abbraccio con affetto tutti.

Madre Orsolina Z.

 

Sig. Muscio,

ringraziamo Lei per averci comunicato la notizia del decesso della sua cara mamma.

Assicuriamo che tutti gli Amici dell'Aiuto alla Chiesa che soffre si uniranno in preghiera a quanti hanno voluto bene alla mamma Iris affidandola alla Misericordia divina.

In questi periodi in cui la famiglia viene attaccata da ogni parte sia da forze occulte che da acerrimi nemici della Chiesa, siamo grati al Signore per avere in cielo un'anima, che ha vissuto pienamente e santamente la sua missione di madre, alla quale affidare e confidare le  pene e le battaglie di tanti genitori cattolici credenti in difesa del loro ruolo nella società e dei loro figli.

Con lo sguardo rivolto al Croficisso, fonte della nostra salvezza, La salutiamo fraternamente

Loredana S.

 

Gentile dott. A. Muscio ,

 partecipiamo al suo dolore per la perdita della sua cara mamma, le siamo vicini con la preghiera; certamente ricorreremo  anche a Iris Maria  nelle nostre difficoltà familiari che sono sempre tante, certi che dal cielo saprà darci il suo sostegno come lo abbiamo sempre avuto da lei, dottor Muscio. Grazie per tutto l'aiuto che ci ha dato. Con infinita riconoscenza le porgiamo le nostre più sentite condoglianze,

 Annamaria, Paolo,Chiara

 

 Caro Arrigo,

 La Provvidenza ha voluto che ella fosse chiamata all'eternità nello stesso giorno in cui avvenne - un anno fa - per la mia mamma, e che era la Festa di San Benedetto, Patrono d'Europa. Io offrii la vita della mia mamma proprio per quel giorno, l'11 luglio, per offrire al Signore la possibilità di elargire qualche grazia in più per la rievangelizzazione dell'Europa. Penso che anche la tua mamma sia stata associata in questa offerta ed ora, presso il Signore, insieme alla mia mamma Elisa, ella sarà più vicina a te e a tutti noi nella nostra fatica per far conoscere sempre più la Parola di Dio.

   Ti sono fraternamente vicino con la preghiera.

 Prof. Giorgio Nicolini

 

 

Ho voluto commemorare mia madre la quale, come tante altre madri che non conosceranno mai i riflettori di un mondo che “giace sotto il potere del maligno”, ha vissuto totalmente dedita a Dio e ai familiari. Uno stridente contrasto con le veline e le velone che occupano ampi spazi massmediatici, valorizzate in proporzione al loro nudismo. Una madre quindi che, come ad esempio la mamma del compianto prof. Luigi Zampetti (che le dedicò il libro “Il Vangelo di mia madre”) e di altre, si è sforzata di insegnare e salvaguardare i valori evangelici, nonostante le onde avverse del mondo.

A queste madri che hanno costituito il caposaldo della famiglia (e del cui valore la  Chiesa si occupa poco!) affidiamo le nostre preghiere per la famiglia affinché le porgano, con Maria Santissima, ed in virtù del loro operato, al Signore Onnipotente.

 

Per chi crede alla comunione dei santi

http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P29.HTM

 

Dopo la sua morte ha donato diversi segni (che riporto per l’edificazione e il conforto dei fratelli che hanno perso i loro cari) tra cui:

a)     una parente assai preoccupata perché il figlio laureato non trovava un posto di lavoro (che aveva chiesto a mia madre di pregare per lui) mi ha comunicato che il figlio ha ricevuto una chiamata di lavoro il giorno successivo alla morte della mamma.

b)     Una conoscente, assai dispiaciuta per essere giunta all’obitorio quando ormai la cassa era chiusa, dal momento che desiderava vedere mia madre per l’ultima volta, appena giunta a casa col motorino vide spalancarsi il cancello d’entrata senza che lei avesse utilizzato le chiavi. Ovviamente in casa nessuno le aveva aperto perché tutti assenti in quel momento. Mi confidò d’essere rimasta scioccata per circa un’ora.

c)      Mentre stavo parlando di mia mamma con mio padre e mia moglie si è improvvisamente spalancata la porta finestra del terrazzo (che era chiusa). Mai successo prima. Mia madre, pochi giorni prima di morire, mi aveva confidato di aver sognato di essersi alzata con una energia straordinaria per andare ad aprire la porta.

d)     Una conoscente infermiera professionale, dopo aver ascoltato nei minimi dettagli il brevissimo periodo di malattia che l’ha condotta alla morte, ha esordito “I vostri rosari sono serviti a schivarle quelle sofferenze provate invece da un mio parente in un caso analogo di malattia.

e)     Nel primo dei due giorni di ricovero ospedaliero, reso necessario dopo il breve soggiorno marino, mi rivolsi al Padre Priore dell’Ospedale affinché facesse intervenire un Sacerdote per la confessione, la comunione e l’unzione degli infermi. Il Padre Priore, che stava parlando con dipendente dell’Ospedale, si alzò prontamente dalla seggiola, uscì nel corridoio, chiamò un infermiere e gli disse: “Dì al Padre cappellano di salire al quarto piano per l’amministrazione dei sacramenti. E’ urgente.” Ma io non avevo fatto presente né che si trattava di un caso urgente ( anche perché inizialmente non sembrava tale) e neppure che mia madre  si trovava al quarto piano. Una settimana dopo la somministrazione dei sacramenti mia mamma morì. Chi aveva ispirato il Padre Priore?

f)       Il giorno dopo la sua morte mi svegliai con una sensazione precisa che fosse venuta mia nonna Maria (molto devota alla Madonna; a sua volta ci aveva donato diversi segni dopo la sua morte) per accompagnarla nel Regno del Signore. Lo confidai a mia moglie. Mentre ci recavamo da mio padre incontrammo una signora anziana (molto discreta), assidua frequentatrice della messa mattutina alla quale partecipavano anche i miei genitori, in una zona di passaggio per lei insolita. Mi fece le condoglianze e ci raccontò la vicenda del marito, inizialmente salvato da un ictus grazie alla prontezza del figlio medico presente durante l’attacco, morto però circa sette mesi dopo secondo la seguente singolare coincidenza. La signora ci raccontò che poiché gli occhiali del marito tendevano, quando leggeva, a scendergli sulla punta del naso (si era infatti smagrito) lei gli suggerì di utilizzare la montatura della madre di lui (morta quaranta anni prima) appena ritrovati in cantina. Il marito acconsentì, ma inforcati gli occhiali della mamma morì dopo pochi secondi. L’età di suo marito coincideva con quella di mia madre. Sia io che mia moglie avvertimmo la precisa sensazione di una conferma dall’Alto in riferimento all’intervento di mia nonna.

 

Questi ed altri segni, in risposta alle nostre preghiere, che tralascio confermano che per noi credenti la morte non è la fine di tutto, ma il passaggio ad una vita migliore (per chi ovviamente non finisce all’inferno!). Dal Purgatorio e dal Paradiso i nostri familiari pregano per noi, soprattutto se invocati mediante la preghiera, accanto ai grandi santi.