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NON SOLO GUARIGIONI

 

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.”

Mt. 6,33

 

“Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.

Mt. 14,23

 

“Convertitevi e credete al vangelo”

Mc. 1,15

 

“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”.

Mt. 11,9

 

Grazie a Dio diventa sempre più frequente leggere libri- articoli o ascoltare predicazioni inerenti al ministero di guarigione. Finalmente anche nell’ambito della chiesa cattolica si sta prendendo coscienza che esistono numerosi passi della Sacra Scrittura nei quali viene raccomandato l’utilizzo della preghiera rivolta al Signore anche per ottenere le guarigioni spirituali, fisiche e la liberazione dalle influenze diaboliche. L’imposizione delle mani http://www.genitoricattolici.net/imposizione%20mani.WMV  viene quindi utilizzata sempre più spesso per chiedere a Dio di operare segni e prodigi a favore dei fratelli. Purtroppo però molti predicatori, carismatici ed evangelizzatori tralasciano di spiegare con accuratezza l’importanza dell’impegno personale onde ottenere dal Signore le grazie richieste. Esiste, infatti, una diffusa catechesi che tende a privilegiare l’azione di preghiera per gli ammalati a discapito però dell’impegno di preghiera personale e familiare degli stessi ammalati. Mi ricordo a Lourdes che durante la Messa internazionale giustamente il celebrante disse “Siamo qui a pregare per gli ammalati, ma con gli ammalati” dimostrando con ciò che l’ammalato (salvo che si trovi in particolari condizioni di non conoscenza) ed i suoi familiari possono e debbono in primis pregare per se stessi e per i loro familiari bisognosi. In poche parole, sta passando la tesi che esistono due categorie di persone: quanti pregano per gli ammalati (sacerdoti, gruppi di preghiera ecc.) e le persone bisognose (le quali passivamente ricevono queste preghiere) che vanno alla ricerca spasmodica di personaggi risolutori dei loro problemi. Ovviamente questo atteggiamento è in disaccordo con l’eterna Parola di Dio la quale impegna sia nell’azione attiva di preghiera per i fratelli sia i fratelli stessi in un percorso costante di conversione e di preghiera. Dio, infatti, non cerca clienti ma credenti http://www.genitoricattolici.org/clienti.htm . In tale errore cadono spesso anche molti esorcisti i quali considerano il posseduto come una persona passiva, meritevole di esorcismi, ma non in grado di pregare per la sua liberazione. L’emblematica vicenda di Clotilde Bersone (eletta di satana) è assai illuminante al riguardo. La Bersone racconta nella sua autobiografia “L’eletta del dragone” come si è totalmente liberata dalla possessione diabolica mediante la recita del Santo Rosario http://www.genitoricattolici.org/rosario.html , confermando quindi che il demonio non può ledere il libero arbitrio; stupendo dono concesso da Dio a tutti gli uomini in grado ovviamente di intendere e volere.

Se invece esaminiamo con cura i messaggi della Madonna di Medjugorje scopriamo una diversa catechesi. La Madonna, infatti, quale Madre della Parola stimola tutti i cari figli a condurre una vita di santificazione mediante la conversione, la preghiera incessante, l’accostamento frequente ai sacramenti e alla lettura quotidiana della Bibbia in famiglia (rimedio contro ogni eresia). Quindi ad esempio la veggente Vicka diffonde in maniera esemplare i messaggi della Madre celeste, prega con i pellegrini e per i pellegrini ed impone evangelicamente le mani a quanti glielo chiedono (preti compresi). Ciò che conta prioritariamente è l’invito evangelico alla santificazione personale mediante un cammino di fede, supportato con le grazie spirituali e fisiche necessarie; utili anche per comprendere che Gesù è vivo e presente in mezzo a noi. La Madonna invita i “cari figli” a pregare in famiglia il Santo Rosario http://www.genitoricattolici.org/gruppopreghierafamiliare.htm  per ottenere le grazie necessarie, i miracoli e per neutralizzare ogni opera diabolica http://www.genitoricattolici.net/Vicka%202005.wmv  . E’ invece assai raro udire tale invito da parte di certi carismatici i quali, spesso involontariamente, creano strutture clientelari e personaggiodipendenti  (questi ultimi, spostando il centro della loro attenzione da Dio agli uomini, sono all’affannosa ricerca di chi possa risolvere i loro problemi). Difficilmente in certi gruppi cosiddetti carismatici si assiste ad una preghiera corale mediante l’imposizione delle mani da parte di tutti i credenti (in sintonia con  il Vangelo Mc. 16,17 “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”).

 Padre Pio invece (che riceveva i suoi devoti in confessionale per rimuovere la causa di tanti mali spirituali e fisici), pur pregando per gli ammalati per i quali otteneva innumerevoli grazie, insisteva sempre sulla necessità di pregare al punto di utilizzare come testamento spirituale le seguenti parole “Amate e fate amare la Madonna, pregate e fate pregare il Rosario”.

Naturalmente un discorso a parte meritano i missionari che si recano in terre in cui il Vangelo non è stato ancora predicato. In questo caso, dopo la doverosa e prioritaria predicazione, è necessario imporre le mani chiedendo guarigioni e liberazioni. In queste occasioni lo Spirito Santo opera in maniera immediata e visibile per accreditare la predicazione. Non è certamente possibile pretendere da quanti non hanno ancora conosciuto Cristo un’applicazione immediata dei suoi insegnamenti!