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Salmo 54

 

[1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil.
Di Davide.

[2] Dopo che gli Zifei vennero da Saul a dirgli: "Ecco, Davide se ne sta nascosto presso di noi".

[3] Dio, per il tuo nome, salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.

[4] Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alle parole della mia bocca;

[5] poiché sono insorti contro di me gli arroganti
e i prepotenti insidiano la mia vita,
davanti a sé non pongono Dio.

[6] Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore mi sostiene.

[7] ricadere il male sui miei nemici,
nella tua fedeltà disperdili.

[8] Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio,
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;

[9] da ogni angoscia mi hai liberato
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.

Commento

 

L’insegnamento che ricaviamo da questo salmo, come del resto da tanti altri, è costituito dall’invocazione a Dio in ogni necessità. Davide, ad edificazione nostra, si rivolge al Signore affinché lo salvi, gli renda giustizia e disperda i suoi nemici ritorcendo su di loro il male progettato contro Davide stesso.

La fede di Davide nell’intervento provvidenziale di Dio in risposta all’incessante preghiera ottiene le grazie sperate. Il salmo si chiude, infatti, con l’affermazione “Da ogni angoscia mi hai liberato e il mio occhio ha sfidato i miei nemici”. In quest’epoca paganizzata si è persa l’abitudine a ricorrere a Dio in ogni necessità preferendo affidarsi esclusivamente, per consigli ed azioni, all’opera degli uomini; opera che se non è ispirata da Dio, a seguito delle nostre preghiere, è del tutto inutile per risolvere i nostri problemi.

E’ quindi necessario far tesoro dell’insegnamento dei salmi (nei quali viene rappresentata la nostra vita nei vari accadimenti) e, come il salmista, è altresì doveroso fare esclusivo affidamento su Dio il quale ci ha donato Sua Madre come Regina delle grazie.

L’invito di Gesù a chiedere con fede quanto necessario “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete…” (Mt. 7,7), supportato dagli innumerevoli prodigi operati dal Signore in risposta alle varie richieste di grazie, non è altro che una riconferma di quanto invocato nei salmi. La nostra Madre Celeste continuamente invita i “cari figli” a “pregare, pregare, pregare” anche per ottenere la gioia più sublime e la via d’uscita da ogni situazione “Cari figli, oggi voglio rivolgervi questo invito: PREGATE, PREGATE, PREGATE! Nella preghiera sperimenterete una gioia grandissima e troverete la soluzione per ogni situazione difficile. Grazie per i progressi che fate nella preghiera! Ognuno di voi è caro al mio cuore, e ringrazio tutti quelli che hanno incrementato la preghiera nelle loro famiglie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (Medjugorje - 28 marzo 1985)