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TESTIMONI DI DIO E TESTIMONI DI SATANA

 

[13]Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.

[14]Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.

[15]Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.

2 Cor. 11,13

 

Gesù ha affermato “Ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (At. 1,8), invitando tutti i discepoli ad essere suoi testimoni. Ovviamente la “scimmia di Dio” non poteva esimersi dall’imitare l’ordine divino ed ha stimolato i suoi “figli spirituali” a fare altrettanto; ovviamente pro domo sua.

I testimoni del Signore sono coloro che si sforzano di agire in coerenza con la Sacra Scrittura (non certo con le opinioni del mondo o dei cosiddetti cristiani), mentre quelli del demonio assumono comportamenti in sintonia con il principe di questo mondo. Bisogna però tener distinte due categorie di testimoni di satana: quelli consci del loro ruolo e quanti, invece, agiscono in disaccordo con la Parola di Dio non pensando di agire secondo i voleri del diavolo.

Il testimone del Signore si sforza in ogni occasione di vivere in coerenza con gli insegnamenti divini, anche se può apparire in molte occasioni come una mosca bianca. Per un testimone di Dio il “così fan tutti o tutte” non ha alcuna importanza, dal momento che agisce cercando di piacere a Dio. Valuta con attenzione la Parola di Dio ed agisce di conseguenza. Per essere più chiari il testimone di Cristo non abortisce (se donna) anche se le amiche lo hanno fatto, non commette adulterio, non si veste impudicamente, non si vergogna di pregare, di frequentare i Santuari, di parlare di Gesù, di citare la Bibbia ecc.

In maniera opposta si comporta il testimone di satana (cioè dell’avversario di Cristo). Gesù ha affermato “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde” (Mt 12,30) e tutti, volenti o nolenti, ci troviamo di fronte a questo dilemma; anche se, come ripeto, molti non ne sono consapevoli. Il comportamento di ognuno di noi è comunque condizionato da scelte le quali si collegano, comunque, agli insegnamenti divini o, per contrasto, a quelli satanici.

In conclusione ognuno di noi diventa un testimone, anche se spesso inconsapevole, del divino o del diabolico. Tant’è vero che la nostra vita ed i nostri atti possono essere esaminati alla luce della Sacra Scrittura e, consapevoli o meno, tali comportamenti o sono in sintonia con la Parola di Dio oppure ne divergono. Non esiste, in poche parole, una zona comportamentale neutra. Certo vi sono persone che nel corso della vita passano da un campo all’altro, con antitetiche conseguenze: il Paradiso oppure l’inferno.Infatti numerosi peccatori sono diventati santi oppure si sono convertiti (molti anche in punto di morte, grazie a Dio) mentre altri sono finiti nella tela del ragno e vi sono rimasti.